Nel 1987 avevo 8 anni. Ricordo come se fosse ieri quanto mi piacessero le feste di compleanno. Ripenso all’attesa, ai giochi, all’atmosfera. Tutto. E ora che il mio mestiere è organizzare feste per bambini, mi diverte molto mettere a confronto le feste di 30 anni fa con quelle di oggi. Pronti per un viaggio nel passato? Feste di compleanno 1987 VS 2017. Chi vincerà?
Feste per bambini 1987 VS Feste per bambini 2017: inizia la sfida. E tu, da che parte stai?
Inizia il viaggio nel tempo che metterà a confronto le feste per bambini di oggi con quelle di 30 anni fa. Ecco una carrellata di aneddoti e ricordi direttamente dagli anni 80.
Trenta anni fa le feste per bambini erano molto diverse da quelle di oggi.
I bambini stessi erano diversi. Oggi sono molto più “avanti” rispetto a quelli degli anni 80.
Da bambino, i miei genitori mi dicevano: “da piccoli, eravamo bambini molto più semplici e ingenui rispetto a voi”. La vita è una ruota, e oggi ripeto la stessa cosa.
Tuttavia, ci sono molti elementi in comune trai “2000” e i “70/80”; in fondo, i bambini sono sempre bambini, e il loro mondo magico resta sempre lo stesso.
E allora, perché non ricordare le feste di allora e confrontarle con quelle di oggi? Buona lettura e buon viaggio nel tempo!
L’attesa
Ieri come oggi, tutti i bambini fanno il conto alla rovescia in attesa del giorno del loro compleanno. E lo faranno anche tra un milione di anni.
Rispetto all’attesa, non cambia nulla. I bambini del 1987 e quelli del 2017 aspettano la loro festa con la stessa trepidazione.
Già un mese prima del gran giorno, inizia a farsi largo un pensiero martellante: “tra un mese è il mio compleanno: festa, regali, divertimento!”
Una settimana prima, inizia il vero conto alla rovescia. Non si può più resistere. Non si parla di altro, sia a scuola che a casa. Anche gli amichetti sono in fibrillazione.
Il giorno dell’evento non si sta più nella pelle. L’atmosfera è elettrizzante. I minuti durano ore. Le ore, giorni. Il momento più speciale dell’anno sembra non arrivare mai… E poi, in un attimo, inizia la festa!
L’accoglienza
1987 VS 2017: stesso entusiasmo nell’attesa che arrivino gli amichetti e differenze nel galateo del ricevere i regali.
L’inizio della festa è identico sia oggi che trenta anni fa. Il festeggiato aspetta i suoi amici ripetendo allo sfinimento: “quando arrivano, quando arrivano, quando arrivano?”
Poi senti il citofono o una macchina che parcheggia, ed esplode un urlo liberatorio. Chi sarà? E via di corsa a scoprire chi è il primo arrivato, magari l’amico del cuore.
Qui, c’è una differenza. Nel 1987, all’arrivo di ciascun bambino prendevamo il regalo, lo scartavamo e ringraziavamo. I nostri genitori ci avevano addestrato a sorridere e ringraziare anche quando il regalo era orribile, dal nostro punto di vista.
Nel 2017, il festeggiato, quasi non si accorge nemmeno dei regali all’inizio della festa, perché sa che l’animatore li metterà tutti da una parte per fare lo “scarta la carta” alla fine.
Molte mamme detestano lo “scarta la carta” perché non è da persone educate scartare i regali davanti a tutti mettendo in imbarazzo chi ha fatto doni più modesti. Inoltre, si perdono le buone maniere di ringraziare singolarmente chi ti ha fatto un regalo, scartandolo davanti a lui in una situazione più intima.
Altre mamme sono a favore dello “scarta la carta” perché è un momento allegro, pratico e funzionale. Inoltre, il festeggiato può ringraziare comunque i suoi amici. E poi, con un bravo animatore, il momento dei regali può anche essere spassoso e di buon gusto.
Tu che ne pensi?
Ma ora, entriamo nel vivo della festa!
Il Gioco e l’Animazione
Su questo punto, cambia tutto, Nel 1987 non esistevano gli animatori (o quasi) e non si usava la musica alle feste. In 30 anni c’è stata una vera rivoluzione nel modo di divertirsi alle feste per bambini.
Qui c’è una differenza sostanziale. Nel 1987 non esistevano gli animatori. E quindi, cambia tutto.
In realtà, qualcuno c’era, ma si trattava di artisti, soprattutto clown, come Tata di Ovata. Forse anche lo storico Rudy era già in pista, non ne sono sicuro.
Fatto sta che l’animazione era talmente rara che in 8 anni di feste dal 1981 al 1989, con 25 amichetti in classe, non l’ho mai vista.
Nel 1987, noi bambini, ripudiavamo l’animazione. O meglio, rifiutavamo qualsiasi intervento adulto all’interno dei nostri giochi.
Qualche mamma e qualche papà provavano a fare un po’ di intrattenimento alla buona, ma noi lo boicottavamo con tutte le nostre forze.
I giochi erano solo nostri.
Ciascun bambino era libero di fare ciò che voleva, senza distruggere la casa, naturalmente. Si giocava tutti insieme o ci si divideva in gruppetti, senza che nessuno si offendesse.
Io amavo inventare storie di fantasia con i miei amici più stretti… facevamo certi viaggi! Poi c’erano i più sportivi che giocavano a pallone, o quelli che preferivano i giocattoli. Le bambine si perdevano nel loro mondo fashion e tutti ci divertivamo come volevamo.
Avremmo difeso il nostro mondo con le unghie e con i denti, contro qualsiasi adulto che provasse a interferire.
Nel 2017, è impensabile fare una festa senza animazione.
I bambini non vedono l’ora di provare nuovi animatori e nuovi giochi.
Ciascun bambino ha il suo animatore preferito, e vorrebbe proprio lui alla sua festa! E’ quasi un vanto con i suoi amici, presentare l’animatore più bravo del mondo.
Quando l’animatore è bravo, i bambini sono sempre coinvolti e non si annoiano mai. Quando ero piccolo, invece, qualche momento di noia ci poteva stare. Ed è proprio in quei momenti che facevamo i “danni”!
La caratteristica principale delle feste del 2017 è la musica.
Nel 1987 c’erano le canzoni dello Zecchino d’Oro, e alla maggior parte di noi, nemmeno piacevano. Faceva eccezione Jovanotti prima maniera, che con “Jovanotti For President” del 1988 stava troppo, troppo, troppo avanti.
Nel 2017, la musica è tutto. Accompagna i giochi, il ballo e qualsiasi momento della festa. I bambini dai 4-5 anni in su conoscono tutti i successi del momento, e guai a non metterli più volte!
Le feste del 2017 sono molto in stile Dj, e il momento della discoteca per bambini è la ciliegina sulla torta di una fantastica festa.
E pensare che nel 1987, ci vergognavamo a ballare. La musica era impensabile, anzi, superflua. Pensavamo solo a giocare. Punto.
Nel 2017, esistono moltissime agenzie di animazione a cui rivolgersi per animare le feste per bambini. Nel 1987 non c’era nulla, nemmeno gli animatori.
Oggi puoi scegliere infiniti modi per festeggiare un compleanno per bambini. Esiste animazione di tutti i tipi: discoteca per bambini, fluo party, schiuma party, karaoke, beauty party, festa “masterchef”, laboratori, feste luna park, ma anche laser game, quiz show, mini olimpiadi, acqua party, torte in faccia, e chi più ne ha, più ne metta. Non dimentichiamo, poi, i gonfiabili, i personaggi animati, gli allestimenti scenografici e nemmeno gli intramontabili spettacoli di maghi e clown.
Ora ti chiedo: ci divertivamo di più nel 1987 con una manciata di fantasia oppure è meglio oggi, nel 2017, con una festa super organizzata?
E’ difficile dirlo. Non bisogna accusare il progresso tanto per dar fiato alla bocca, ma nemmeno dimenticare i metodi alternativi di divertimento, altrettanto validi. I bambini sono bravissimi anche a giocare da soli.
Dal punto di vista dei genitori, una volta provata l’animazione, non si torna più indietro. Stress e fatica diminuiscono, e ti puoi persino rilassare un po’ con le altre mamme e papà.
Dal punto di vista dei bambini, mi chiedo se non si sia persa quella “libertà” tipica delle feste degli anni 80 e 90, dove eri tu bambino a inventarti il divertimento.
Oggi, i bambini stanno poco da “soli” tra di loro. C’è sempre un adulto che li guida: la maestra, l’allenatore, l’insegnante di inglese… l’animatore. Trenta anni fa, stavamo spesso da “soli” anche di pomeriggio, al parco, al cortile, alle feste.
Personalmente, da organizzatore di feste per bambini, cerco di ricreare l’atmosfera di gioco e libertà del 1987 all’interno delle feste super organizzate di oggi.
Cerco di meritare di essere accolto dai bambini nel loro mondo, cosa quasi proibita agli adulti dell’epoca.
Il luogo
Trenta anni fa le feste erano in casa (o al parco). I nostri genitori facevano harakiri mettendo a disposizione la casa che andava incontro alla distruzione. Ma lo facevano con piacere. Forse.
Non ci si crede. Nel 1987 i nostri genitori mettevano a disposizione la loro casa, rassegnati alla distruzione totale. Era una missione suicida. Senza speranza. Eppure, si faceva volentieri.
In alternativa, si festeggiava al parco. In ogni caso, noi bambini ci sfrenavamo come delle furie.
Oggi, nel 2017, la maggior parte dei genitori preferisce il binomio sala per feste + animazione.
Alla fine, tirando le somme, facendo una festa in uno spazio dedicato, ci guadagni in tempo e in salute. Non dimentichiamo che quando ci scappa il danno a casa, puoi spendere di più che per l’affitto di una sale per feste.
E tu, cosa ne pensi? Casa o location?
I regali
Dai giocattoli anni 80 alla tecnologia di oggi, l’apertura dei regali è sempre il momento più atteso.
Come accennavo prima, nel 1987 si ricevevano i regali all’inizio della festa, mentre nel 2017 si fa lo “scarta la carta” tutti insieme con l’animatore.
Quello che cambia, sono semplicemente i giocattoli.
Nel 1987 noi maschietti desideravamo Masters, Transformers e G.I. Joe. Le ragazzine amavano Barbie, Poochie, e Mini Pony. Ai nostri tempi, desideravamo i giocattoli fino alla fine della quinta elementare ed eravamo tutti pazzi per il Commodore 64.
Nel 2017 i bambini sono più svegli. I giocattoli vanno bene fino a 7 anni. Dagli 8 anni in su, preferiscono abbigliamento, accessori e videogiochi su console, tablet e smartphone. La tecnologia la fa da padrona.
Bene… ora puoi riemergere dal mare di ricordi!
Eccoci giunti al termine di questa carrellata di ricordi e di emozioni.
E tu cosa ne pensi? Ti ritrovi in quello che hai letto?
Se c’è qualcosa che ho dimenticato, o se vuoi condividere dei ricordi dal punto di vista femminile, scrivi un bel commento qui sotto.
L’ideale sarebbe di raccogliere tantissimi ricordi per creare un archivio scritto di emozioni delle feste degli anni 80.
Inoltre, per i più giovani, ti invito a scrivere aneddoti anche sulle feste degli anni 90, decennio in cui si affacciavano per la prima volta gli animatori nel panorama dell’intrattenimento per bambini.
Purtroppo, delle feste anni 90 non ho memoria perché ero già grande. Sarei molto curioso di leggere qualche aneddoto.
Grazie per l’attenzione, commenta, condividi, e… A presto!





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